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Vizi di Refrazione in Età Scolare.

L’età scolare è un periodo di scoperta e apprendimento, in cui bambini e adolescenti si immergono in un mondo di conoscenze e nuove sfide. Tuttavia, per alcuni di loro, quest’esperienza può essere influenzata dai vizi di refrazione, un gruppo di disturbi visivi più comuni di quanto si possa immaginare. Questi problemi possono rendere difficile la visione della lavagna, la lettura dei libri di testo o la partecipazione alle attività in classe, influenzando non solo lo studio ma anche la vita sociale.

  • Cosa accade a chi soffre di vizi refrattivi?

 

Per rispondere alla domanda, è necessario fare un passo indietro e soffermarsi sulla struttura dell’occhio.
L’occhio è un sistema diottrico che funziona come fosse una fotocamera con due lenti essenziali: la cornea, una membrana trasparente che si trova nella parte anteriore del globo oculare, e il cristallino, una lente interna accomodante che può cambiare la propria forma permettendo così di avere una visione nitida a ogni distanza. In un occhio sano, le immagini provenienti dal mondo esterno si mettono correttamente a fuoco sulla retina, consentendo di vedere chiaramente. Tuttavia, in alcuni individui, questa messa a fuoco non va a buon fine e ciò che ne deriva è una visione imperfetta e sfocata.

I principali vizi di refrazione sono la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia.

  • Quali sono le principali cause?

 

Sono diversi i motivi che possono portare un soggetto a soffrire di vizi di refrazione:

– Fattori genetici la predisposizione genetica svolge un ruolo significativo nello sviluppo di questi disturbi; se uno o entrambi i genitori hanno un difetto visivo, c’è maggiore probabilità che i loro figli ereditino gli stessi problemi.

– Lunghezza dell’asse oculare la lunghezza dell’asse antero-posteriore dell’occhio può influire sulla comparsa della miopia o dell’ipermetropia; un occhio più lungo può portare alla miopia, uno più corto all’ipermetropia.

– Forma della cornea e del cristallino la forma irregolare della cornea o del cristallino può causare l’astigmatismo. Se queste strutture non sono perfettamente sferiche, la luce si focalizzerà in modo sbagliato sulla retina, provocando visione distorta.

– Fattori ambientali l’uso eccessivo di dispositivi elettronici, la lettura in condizioni di scarsa illuminazione o l’esposizione prolungata agli schermi possono influire sulla progressione della miopia, soprattutto nei bambini.

  • Miopia.

 

La miopia è un difetto di refrazione dell’occhio in cui le immagini si mettono a fuoco prima della retina anziché direttamente su di essa. Questo significa che una persona affetta da miopia vede bene gli oggetti vicini ma ha difficoltà a vedere chiaramente gli oggetti situati a distanza, per cui vedere in modo chiaro elementi come la lavagna in classe risulta particolarmente difficoltoso per gli studenti che ne soffrono. La causa è da ricondursi a un’anomalia della forma dell’occhio, solitamente con asse antero-posteriore più lungo o con cornea eccessivamente curva.

Esistono diversi tipi di miopia:
semplice può insorgere a partire dai 7 anni e aumentare con lo sviluppo;
transitoria può insorgere a causa dell’assunzione di determinati farmaci, per uno sbalzo della glicemia o in seguito a un prolungato lavoro da vicino per uno spasmo dell’accomodazione;
degenerativa è la forma più grave, compare nella prima infanzia e può progredire velocemente causando alterazioni della struttura oculare.

  • Astigmatismo.

 

L’astigmatismo è un difetto di refrazione dell’occhio conseguente a un’anomala curvatura della cornea, condizione che causa una visione distorta o sfocata sia da vicino che da lontano. Normalmente nella cornea tutti i meridiani hanno lo stesso potere refrattivo; nell’occhio astigmatico invece la cornea non ha lo stesso potere di messa a fuoco lungo tutti i meridiani, per cui i raggi luminosi non si focalizzano in modo uniforme sulla retina ma vengono messi a fuoco su piani diversi. Si può distinguere l’astigmatismo regolare, in cui i due meridiani principali sono perpendicolari tra loro dove il primo ha una curvatura maggiore mentre il secondo una curvatura minore, e l’astigmatismo irregolare, in cui vi è differenza nella curvatura dei punti lungo lo stesso meridiano.
Le persone con astigmatismo percepiscono gli oggetti come sfocati, deformati o allungati. Questa distorsione visiva può causare fastidio e difficoltà nella lettura, nell’identificazione dei dettagli e nella percezione dei contorni degli oggetti.

L’astigmatismo può essere associato a miopia o a ipermetropia. Particolare attenzione bisogna prestare agli astigmatismi miopici irregolari che, se evolutivi, possono nascondere una patologia degenerativa della cornea come il cheratocono.

  • Ipermetropia.

 

L’ipermetropia, anche detta “vista lunga”, è un difetto di refrazione dell’occhio in cui le immagini si mettono a fuoco oltre la retina anziché direttamente su di essa. Questo si verifica quando il bulbo oculare è troppo corto o quando la curvatura della cornea è troppo ridotta.

Le persone con ipermetropia possono avere una visione relativamente chiara degli oggetti lontani, ma quando cercano di concentrarsi su oggetti vicini, come la lettura di un libro o la scrittura, la problematica diventa evidente e può causare affaticamento degli occhi e difficoltà nella visione che appare sfocata. Nell’ipermetropia non troppo elevata, invece, il soggetto può compensare il deficit grazie all’uso dell’accomodazione (processo automatico dell’occhio che è in grado di mettere a fuoco oggetti a diverse distanze). Questo sforzo continuo però può portare a disturbi astenopici (bruciore e arrossamento degli occhi, sensazione di pesantezza, iperlacrimazione, mal di testa) che, con l’avanzare dell’età, si accentuano a causa della riduzione della capacità accomodativa dell’occhio.

In caso di ipermetropia elevata, invece, la visione risulta sfocata sia da vicino che da lontano.

  • Quali i trattamenti?

 

Per correggere i vizi di refrazione sono disponibili diversi strumenti: occhiali, lenti a contatto, intervento chirurgico.

Per i bambini e gli adolescenti è preferibile l’uso di occhiali, più gestibili delle lenti a contatto dal punto di vista della pulizia e della manutenzione. Si utilizzano lenti concave per la miopia, convesse per l’ipermetropia, cilindriche per l’astigmatismo, con lo scopo di convogliare i raggi luminosi in modo che si concentrino correttamente sulla retina, migliorando la messa a fuoco.

Quando l’età lo permette, in alternativa agli occhiali si possono usare le lenti a contatto che consentono una qualità visiva migliore e risolvono vari problemi estetici e funzionali. Tuttavia, le lenti a contatto non sono ben tollerate da tutte le persone, sia per cause individuali (ridotta o alterata lacrimazione, allergia, ecc.) sia per l’influsso di fattori atmosferici e ambientali (vento, polvere, pollini, salsedine) che rendono il loro utilizzo più complicato.

Quando il difetto visivo è stabilizzato, per chi vuole risolvere il problema in maniera definitiva, è possibile ricorrere alla chirurgia con laser (LASIK, PRK, ecc). Le tecniche laser sono efficaci nei difetti lievi e medi, meno in quelli di grado elevato che invece possono essere risolti con l’impianto di lenti intraoculari (IOL) fachiche, un intervento chirurgico che consiste nel posizionare all’interno dell’occhio una lente di dimensioni molto piccole in grado di ripristinare la capacità di messa a fuoco. Questo tipo di intervento è reversibile.

In conclusione, i vizi di refrazione rappresentano una sfida comune – ma spesso sottovalutata – per gli studenti in età scolare, influendo in modo significativo sia sulle loro capacità di apprendimento che sulla loro partecipazione sociale.
La conoscenza delle cause e dei sintomi di questi disturbi è, quindi, essenziale per la diagnosi e la correzione tempestiva.
È doveroso sottolineare che, grazie ai progressi nella correzione ottica e alle opzioni chirurgiche disponibili, queste problematiche possono essere gestite con successo, consentendo agli studenti di vedere chiaramente e di partecipare appieno alle attività scolastiche in modo chiaro e senza impedimenti.

Dottor Roberto Miglietta

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